Corso di estetica della musica a.s.2011 Prof.Andrea Clemente Potami

lunedì 23 maggio 2011

Musica concreta

La data di nascita ufficiale della musica concreta è il 1948, l'anno dell'Étude aux chemins de fer dell'ingegnere e compositore francese Pierre Schaeffer (Nancy, 1910-Aix, Provence, 1995). È allora che egli veniva fondando il Groupe de Recherches de Musique Concrète e i suoi lavori, dei quali il più celebre è forse la Symphonie pour un homme seul (1950), si rivolsero principalmente alle esperienze di questo genere musicale. Ma cos'è la "musica concreta"? È la musica che non si vale dei suoni emessi dagli strumenti tradizionali, ma di elementi sonori preesistenti (il canto degli uccelli, il rombo di un motore ecc.), registrati e manipolati in vario modo attraverso modificazioni del timbro, dell'intensità, dell'altezza. Si differenzia dalla musica elettronica, che pure ricorre a simili apparecchi elettroacustici, perché non usa come materiale base solo frequenze prodotte elettronicamente. Il fenomeno "musica concreta" va considerato nell'ambito delle ricerche dei musicisti contemporanei per un allargamento delle possibilità timbriche consuete, volto a un superamento della distinzione fra suono e rumore. In questo senso assume grande importanza la figura di Varèse, mentre può essere considerato anticipatore della musica concreta l'intonarumori di L. Russolo. Fra gli autori che, a diversi livelli e in differenti periodi, si occuparono di musica concreta, oltre a Schaeffer vi furono P. Henry, J. Poullin, P. Boulez, O. Messiaen, L. Berio.

L'esperienza di Schaeffer
Subito dopo il crepuscolo del movimento futurista, già diversi compositori avevano iniziato diversi esperimenti musicali attraverso l’uso creativo dei mezzi tecnici di riproduzione e registrazione del suono disponibili all’epoca. Nel 1926, in occasione del Festival di Musica da Camera di Donaueschingen, si era ipotizzato l’uso creativo dei dischi per la composizione di nuove musiche e nel 1930 Paul Hindemith e Ernst Toch avevano intrapreso alcuni lavori di montaggio su grammofono generando diversi effetti sonori attraverso l’uso improprio di questo strumento. Per esempio, variando la velocità di esecuzione ed osservando i cambiamenti di intonazione che questo generava oppure usando delle sovrapposizioni ed altri piccoli espedienti tecnici che allora erano possibili. Ma fu nell’immediato dopoguerra che venne data una nuova spinta al progresso della ricerca musicale intrapresa dai futuristi. E ciò avvenne grazie all’opera di Pierre Schaeffer a Parigi. Egli iniziò a lavorare come ingegnere presso la Radio francese e qui firmò in veste di autore e produttore diverse realizzazioni di opere letterarie per radio. Una sezione della radio viene dedicato alla produzione di tali fonti sonore a partire dal 1942 con la fondazione dello Studio d’Essay, laboratorio di arte radiofonica. Vengono così realizzati dischi con diverse fonti rumoristiche utilizzate largamente nelle commedie trasmesse dalla radio e tutto questo materiale spinge verso i primi esperimenti fatti sul disco, primo ed unico mezzo a disposizione per registrare e riprodurre il suono. Attraverso il disco e l’uso contemporaneo di più giradischi si possono realizzare variazioni, sovrapposizioni oppure anelli ripetitivi attraverso la chiusura di un solco o anche riprodurre al contrario trasformando diminuendi in crescendi e viceversa. Attorno a Schaeffer si riuniscono altri intellettuali e studiosi come Pierre Henry, Pierre Boulez, Abraham Moles (fisico acustico) e Jacques Pollin. Ma l’idea di realizzare sistematicamente uno studio sul rumore si delinea a partire dal 1948 quando Schaeffer intuisce la possibilità di costruire una sinfonia basata sul rumore, di allargare o rendere alternativo il concetto comune di suono, di materiale per creare musica.
In questo tentativo Schaeffer si ricollega all’esperienza futurista della quale, in realtà, non aveva grande conoscenza a detta dello stesso, ma in effetti ne ripresenta tutta la carica innovativa che aveva caratterizzato quel decennio. Particolare oggetto della ricerca di Schaeffer fu il pianoforte il quale fu trasformato in un generatore di suoni attraverso l’alterazione meccanica dei suoi componenti o più semplicemente attraverso un approccio non usuale allo strumento. Così attraverso lo smorzamento di più corde, conficcando puntine nei feltri dei martelletti oppure usando la cassa di risonanza in maniera percussiva, si generavano i suoni più strani e interessanti. Nacque così il concetto di pianoforte preparato che venne utilizzato per la realizzazione dello Étude Violette, dello Étude Noir e dello Studio per pianoforte. Le composizioni furono raccolte, insieme ad altri studi (Étude aux chemins de fer, Étude aux tornetiques) in una trasmissione radiofonica andata in onda il 5 Ottobre 1948 e che viene considerata tradizionalmente l’atto di nascita della Musica Concreta, il Concert de Bruites. La definizione ufficiale della nuova corrente musicale verrà data due anni dopo in un articolo dello stesso Schaeffer pubblicato dalla rivista Pholiphonie.

http://www.youtube.com/watch?v=N9pOq8u6-bA

"Noi abbiamo chiamato la nostra musica concreta, poiché essa è costituita da elementi preesistenti, presi in prestito da un qualsiasi materiale sonoro, sia rumore o musica tradizionale. Questi elementi sono poi composti in modo sperimentale mediante una costruzione diretta che tende a realizzare una volontà di composizione senza l'aiuto, divenuto impossibile, di una notazione musicale tradizionale."


Pierre Schaeffer parla di musica concreta intendendo il suono nella sua completezza; ovverosia il fatto di ascoltare il suono in tutti i suoi aspetti (attacco sonoro, durata, inviluppo, densità di massa sonora, andamento, timbro, frequenza, ampiezza etc.). Tale espressione si collocava in contrapposizione all'idea di "astrazione" che secondo Schaeffer caratterizzava l'approccio musicale dominante (musica elettronica, musica strumentale). Cioè, il pensare la musica per criteri astratti (armonia, contrappunto, notazione, dispositivi logici, etc.) piuttosto che elaborarla concretamente attraverso il suono e l'ascolto.


La possibilità di registrare il suono anche su nastro, apre orizzonti mai intravisti prima in tutta la storia della musica. La Symphonie pour un homme seul del 1949 di Schaeffer ed Henry, in cui suoni strumentali si mescolano a suoni presi dalla vita quotidiana dell'uomo (respiri, passi, fischi, porte che sbattono ecc.), ce ne offre un esempio.

http://www.youtube.com/watch?v=rI33dVLLpRA&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=q2o9VyuJSD4&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=u9PRBUWDb2k&feature=related

Nei suoi studi, ed in particolar modo nel Traitè des objets musicaux, Schaeffer identifica la possibilità di cogliere, all'interno delle varietà del “paesaggio sonoro” che ci circonda, diversi “oggetti sonori”. Grande attenzione va posta però a non confondere l'oggetto sonoro con il corpo sonoro che lo ha prodotto, dal momento che ogni singolo corpo sonoro “può produrre una quantità disparata di oggetti sonori, la cui varietà non può essere ricondotta alla loro origine comune”. Egli inoltre elabora un sistema generale per la classificazione fisica degli oggetti sonori, interessandosi non all'ambito acustico quanto a quello psicoacustico, chiamando questa operazione Solfège des objects musicaux. La presenza dell'oggetto sonoro pone infatti l'ascoltatore di fronte a due diversi aspetti: l'aspetto fisico e l'aspetto psicologico che mette in risalto l'ascolto indiretto di suoni che non avrebbero mai colpito la nostra attenzione durante “l'esecuzione” dal vivo.
Con questo concetto, egli contrappone il nuovo modo di comporre, concreto appunto, a quello astratto della musica strumentale.

"Il nostro grande scopo è quello di far saltare le scogliere di marmo dell'orchestrazione occidentale, di presentare nuove possibilità di composizione".
Il processo di creazione della composizione musicale è in questo caso inteso come atto compositivo tecnologico dove l'esecuzione viene stravolta eliminando la presenza fisica dell'esecutore.

http://www.youtube.com/watch?v=MzZKV7osCBo&feature=related

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